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 +**Itsuo Tsuda**
  
 +Itsuo Tsuda nasce nel 1914 da una famiglia di samurai, che, con la modernizzazione Meiji, si era trasformata in una famiglia di industriali e capi d’impresa.
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 +A sedici anni si rivolta contro la volontà del padre che lo destinava a diventare erede dei suoi beni. Cosí, rifiutandosi di seguire la strada già tracciata per lui, lascia la sua famiglia e si mette a vagare, alla ricerca della libertà di pensiero.
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 +Nel 1934, dopo essersi riconciliato con il padre, decide di venire in Francia per continuare gli studi. Qui segue l’insegnamento di Marcel Granet, sinologo, e di Marcel Mauss, sociologo, fino alla guerra.
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 +Ricorderà in questi termini l’importanza di questa formazione per il lavoro che farà in Europa anni più tardi:
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 +//« Essi mi hanno insegnato a enucleare un fatto da contesti inestricabili, a mettere in dubbio i valori stabiliti.»//
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 +Nel 1940 viene mobilitato e deve rientrare in Giappone.
 +Dopo la guerra, mentre lavora a Tokyo per la compagnia Air France come interprete, il suo interesse si rivolge agli aspetti culturali del Giappone: studia in particolare la recitazione Nô con il Maestro Hosada della Scuola Kanze Kasetsu. 
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 +Nel suo libro Il Non-Fare spiegherà :
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 +//«Il Giappone, grazie alla distanza che lo separa dal contesto europeo, ha saputo conservare la propria autonomia culturale. Chiamiamo filosofia dell’azione le basi che sottendono le sue tradizioni. L’essenza dell’azione è la respirazione, il soffio, il ki. »//
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 +È sempre nel dopoguerra, intorno ai trent’anni, che Itsuo Tsuda inizia l’apprendimento del Seitai con il Maestro Noguchi, formazione che durerà più di vent’anni.
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 +Ha quarantacinque anni quando incontra il Maestro Ueshiba, fondatore dell’Aikido, del quale è allievo fino al 1969, anno in cui il Maestro Ueshiba muore.
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 +Nella prefazione del Non-Fare Itsuo Tsuda racconta quanto segue:
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 +//«Dal giorno in cui ho avuto la rivelazione del « ki », del respiro (avevo allora più di quarant’anni), non ha smesso di crescere in me il desiderio di esprimere l’inesprimibile, di comunicare l’incomunicabile.
 +Nel 1970, all’età di cinquantasei anni, lascio il mio lavoro di dipendente e mi lancio in un’avventura senza garanzie nè promesse. Dopo aver percorso gli Stati Uniti, arrivo a Parigi.»//
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 +A Parigi comincia a scrivere, si appassiona a questo lavoro, e diffonde i suoi manoscritti con mezzi di fortuna; poi, un gruppo di persone, che nel 1969 aveva già organizzato una dimostrazione in suo favore, lo invita a utilizzare l’associazione fondata da loro: questo gli permette di conoscere meglio la mentalità europea e di tenerne conto. 
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 +Nel 1973 la casa editrice Courier du Livre pubblica il suo primo libro Il Non-Fare.
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 +La lettura dei suoi calendari degli stages del 1983, dieci anni più tardi, dà un’idea dell’attività che svolgeva un po’ in tutta Europa per iniziare la gente al Movimento rigeneratore e alla Pratica respiratoria del Mº Ueshiba.
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 +Tuttavia, durante tutti questi anni, il Mº Tsuda, deceduto nel 1984, ha sempre considerato lo scrivere come la parte essenziale del suo lavoro.
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 +Ha pubblicato nove libri in francese, tradotti in seguito anche in italiano: 
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 +//Il Non-Fare//
 +//La Via della Spoliazione//
 +//La Scienza del Particolare//
 +//Uno//
 +//Il Dialogo del Silenzio//
 +//Il Triangolo Instabile//
 +//Anche se non penso, sono//
 +//La Via degli Dei//
 +//Di fronte alla Scienza//
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